Questa è una ricetta antichissima, per me è stata una vera scoperta, sono delle briosch di pasta lievitata aromatizzate all'anice selvatico che in alcune parti della calabria si chiama "aranzo", in altre "ananzu", ogni borgo lo identifica con un nome dialettale diverso. E' molto difficile da acquistare, io l'ho reperito grazie a una signora che me ne ha venduto, a caro prezzo, un vasettino minuscolo.
In fotografia sembra grande, ma è un vasetto degli omogeneizzati dei bambini e i semini sono minuscoli, ma ricchissimi di un aroma inebriante. Lo preparo utilizzando il mixer, evito l'impasto a mano, una volta cotti e freddati, l'inserisco in bustine e li congelo. Ogni mattina per i miei familiari con il microonde li scongelo con funzione scongelamento in un minuto e mezzo ed i taralli (briosch) sono pronti caldi e fragranti per la colazione! Le ricette antiche con l'ausilio della tecnologia moderna sono una vera leccornia accessibile a tutti, anche a chi ha poco tempo a disposizione!
Li faccio anche con alcune varianti come ad esempio quelli con scaglie di cioccolato al latte (v'invito a vedere la ricetta perché è dettagliatamente spiegata con varie foto dell'esecuzione), ma si possono anche usare uva passa o quello che si preferisce se non si riesce a trovare l'anice selvatico.
TARALLI DOLCI CALABRESI A PASTA LIEVITATA AROMATIZZATI CON ANICE SELVATICO ("ANANZU O ARANZO")
1 cubetto di
lievito di birra o 300 gr. circa di lievito madre
semi di
anice selvatico a volontà
uova sbattute
q.b. da spennellare sui taralli prima di infornarli
Sciogliere
il lievito con un pochino di acqua tiepida, impastare molto bene tutti gli
ingredienti. Aggiungere l’acqua tiepida necessaria per rendere l’impasto
morbido, omogeneo ed elastico. Lasciarlo riposare per un paio d’ore al caldo
(se utilizzate il lievito madre ci vorrà più tempo). Una volta lievitato
iniziare a formare i taralli della grandezza e grossezza di vostra scelta e disporli su teglie coperte da carta forno.
Lasciare lievitare nuovamente per circa mezz’ora, spennellarli con le uova
sbattute e infornali in
forno preriscaldato a 180° per circa mezz’ora, fino a quando sono ben coloriti.
Ultimamente dopo aver spennellato l'uovo sbattuto sui taralli prima d'infornarli, li cospargo con zucchero di canna ed il risultato è stato molto apprezzato.
Questa ricetta è semplice, sana, economica e ottima per la colazione o per uno spuntino. Non è grassa, ha solo poco olio e.v.o. e ha pochi zuccheri, un tipico esempio della dieta povera mediterranea. Un saluto a tutti
che buoni i taralli all'anice\sn un po' presa da panettoni e altre cose, ma li devo fare, sono buonissimi! auguri anche a te e famiglia cara!
RispondiEliminaGrazie Vicky, sei un tesoro, baci, baci
EliminaM.G.
Ciao bellissimo e buonissimo blog,tua nuova followers, aggiunto il tuo blog nei preferiti nel mio blog...complimenti sei bravissima.
RispondiEliminaCiao Nunzia, grazie per essere diventata una mia nuova lettrice, un grande saluto
EliminaM.G.
Vorrei sapere se le uova da spennellare sono intere o solo i tuorli. Grazie
RispondiEliminaScusa se rispondo solo ora, le uova sono intere e leggermente sattute! Ciao
EliminaM.G.
Correzione: uova sbattute, non "sattute"!
EliminaQuesta ricetta deve essere davvero buonissima, proverò la tua versione.
RispondiEliminaGrazie per la gradita visita, un grandioso saluto.
EliminaComplimenti x la ricetta .. qui in famiglia vanno a ruba..
RispondiEliminaNe sono molto contenta, grazie per avermelo fatto sapere, un grande saluto
EliminaMaria Grazia